LA REGIONE SIA INTERLOCUTORE TRA LE COMUNITÀ LOCALI E GLI OPERATORI DI MERCATO
Edison ha inaugurato un’importante centrale idroelettrica che garantirà energia ad oltre 3000 famiglie, e questo è un dato molto positivo. Dobbiamo tuttavia ricordare che l’acqua che scende dalle montagne è un patrimonio pubblico e collettivo che produce ricchezza. Le comunità locali devono essere le prime a beneficiare delle ricadute economiche prodotte dall’energia idroelettrica. Il che vuol dire che la Regione deve saper interloquire con gli operatori di mercato per tutelare al meglio gli interessi dei territori rispetto alle rilevanti ricadute economiche dell’idroelettrico. Cominciando con il garantire elettricità a prezzi calmierati per chi accoglie gli impianti. E speriamo che la Giunta Cirio abbia fatto tesoro degli errori commessi con la legge in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico (le cd. grandi “concessioni), impugnata per illegittimità dal Governo e poi corretta dal Consiglio regionale. Ora la Regione Piemonte deve porsi come interlocutore con gli operatori di mercato con l’obiettivo di tutelare i territori montani e valorizzarne le potenzialità. Uncem da sempre pone questioni rilevanti su cui sarebbe necessario riflettere più di quanto non si sia fatto fino ad oggi.