“È INACCETTABILE CHE IVREA RESTI ESCLUSA DAL SFM TORINESE”
La Regione Piemonte deve correggere l’errore fatto nel passato ed estendere almeno fino ad Ivrea la SFM8 (Lingotto-Chivasso). Poi, una volta completata l’elettrificazione, la SMF dovrà essere estesa fino al confine con la Valle D’Aosta. Questa sarebbe l’unica vera e seria risposta ai tanti disservizi denunciati dai pendolari che utilizzano la linea Torino-Ivrea-Aosta. Siamo certamente felici di sapere che, d’intesa con la Valle d’Aosta, verranno finalmente messi i treni doppi negli orari di punta. Ma mi vien da pensare che abbiamo scoperto “l’acqua calda”. I pendolari stanno soffrendo da 5 anni ormai e solo per ottenere questo minimo sindacale. E comunque questo non risolve i problemi dei pendolari che usano la linea locale e salgono a Strambino, Candia, Mercenasco, Caluso, Rodallo o Montanaro. Storico sarebbe, invece, attestare il SFM8 ad Ivrea, unica grande città dell’area metropolitana non servita dal servizio ferroviario metropolitano che garantirebbe questo servizio capillare e davvero metropolitano. SFM che, invece, serve Alba, Bra, Fossano, e che quindi dovrebbe cambiare nome e chiamarsi servizio ferroviario regionale.
L’ho affermato a margine del dibattito in Aula sul Question time relativo al servizio ferroviario metropolitano Sfm8.
È urgente intervenire, perché i lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta dureranno tre anni e amplieranno i problemi esistenti e perché la prossima attivazione del collegamento della Torino-Ceres con Porta Susa occuperà molte tracce all’interno del passante ferroviario. Estendere la SFM8 fino ad Ivrea è operazione tecnicamente possibile, ma serve una chiara volontà politica. Nella risposta data oggi dall’assessore Marco Gabusi al mio Question time, non ho colto alcuna determinazione in tal senso ma solo vaghezza e impegni generici. Si parla molto del ruolo dei trasporti pubblici anche in funzione dello sviluppo economico e della capacità del Canavese di attrarre investimenti. Parliamo tanto in questi giorni dei problemi del Tribunale: pensiamo a cosa significherebbe un servizio ferroviario metropolitano adeguato per chi deve venire a Ivrea per ragioni di lavoro. Oppure agli operatori della sanità che vengono a lavorare in ospedale o a quelli che per le stesse ragioni si spostano verso Torino. Il canavese ha urgenza di attenzione e di considerazione che in questi anni è stata francamente insufficiente. Mi auguro davvero che la Giunta Cirio voglia riconsiderare questa opportunità.
Alberto