“REINTRODURRE L’ESENZIONE IRAP PER GLI ENTI DI TERZO SETTORE”
Con la collega Monica Canalis, ho presentato un’interrogazione per sottolineare come nella nostra Regione sia a rischio la sostenibilità economica di soggetti fondamentali per la tenuta sociale delle nostre comunità.
Molti Enti di Terzo Settore iscrivendosi al nuovo registro RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) e perdendo la qualifica di ONLUS hanno anche perso le agevolazioni fiscali, in particolare l’esenzione dell’Imposta Regionale Attività Produttive (IRAP), pur svolgendo le stesse attività di prima. In passato le Onlus e altre organizzazioni non versavano l’Irap o pagavano un’aliquota agevolata.
Faccio quindi appello alla Giunta Cirio affinché aggiorni le norme e segua l’esempio di altre Regioni virtuose.
La Valle d’Aosta, ad esempio, ha scelto di confermare per gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts (comprese le cooperative sociali) l’esenzione totale già prevista in precedenza per le Onlus.
Anche il Friuli Venezia Giulia (il cui presidente è anche presidente della conferenza Stato-Regioni) ha adeguato la propria normativa in materia di tributi regionali in modo da assicurare la continuità delle agevolazioni fiscali a favore delle organizzazioni di volontariato. La Lombardia ha esteso le agevolazioni IRAP ad alcune delle componenti del Terzo Settore, le ODV (Organizzazioni di Volontariato) e le APS (Associazioni di Promozione Sociale), lasciando fuori altri Enti del Terzo Settore, le imprese e le cooperative sociali, le società di mutuo soccorso, le reti associative e gli enti filantropici. Nell’attesa dell’entrata in vigore delle disposizioni fiscali previste dalla Riforma nazionale del Terzo settore, su cui Bruxelles deve esprimersi, auspichiamo che il Piemonte possa dare una risposta rapida ed estensiva.
L’assessore regionale Maurizio Marrone in risposta alla mia domanda ha affermato che un’eventuale misura regionale dovrà valutare con attenzione quali sezioni rendere oggetto di specifica tutela, sia alla luce delle finalità perseguite, sia in considerazione dell’ampia numerosità dei soggetti di cui trattasi.
La precisazione è assolutamente evasiva e priva di contenuto. Soprattutto alla luce della chiarezza con cui altre Regioni, anch’esse guidate da maggioranze di destra, hanno saputo mettere in campo. Sarebbe interessante capire se e come la Giunta Cirio intenda avvalersi della tanto reclamata autonomia differenziata.
Il Codice del Terzo settore prevede infatti (art. 82) che ogni Regione possa disporre forme di esenzione o di riduzione dell’Irap per tutti gli enti del Terzo settore. Mi auguro che il Presidente Cirio, come stanno facendo tanti suoi colleghi di destra, colga al volo questa opportunità per dimostrare nei fatti che vuole davvero un Piemonte “autonomista”. E lo faccia favorendo il Terzo settore, eliminando ogni confusione interpretativa delle norme fiscali ed estendendo l’esenzione Irap a tutte le sue componenti. Sarebbe curioso se la tanto sbandierata autonomia servisse, al contrario di ciò che sta succedendo in altre regioni, per pregiudicare questo vitale settore della società piemontese con trattamenti diversi e discriminatori.
Alberto