SANITÀ: MA L’ASL-TO4 FA ANCORA PARTE DEL PIEMONTE?
A sentire l’assessore Luigi Icardi all’Asl-TO4 va tutto bene: circa i ritardi legati ai lavori del “piano Arcuri” (posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva, adeguamento degli impianti tecnologici, ristrutturazione del vecchio ospedale di Chivasso), la Regione Piemonte non ha voce in capitolo e si limita ad auspicare che i cantieri partano presto. Circa la risonanza magnetica dell’ospedale di Ivrea – a gennaio l’assessore annunciava che non si esternalizzava il servizio ma che l’Asl-TO4 avrebbe provveduto all’acquisto – oggi si è limitato ad auspicare che l’Asl installi in fretta il macchinario. Per quanto riguarda le denunce del sindacato Nursind (14 i milioni di euro che ASL TO4 ha risparmiato nel corso del 2022 e che avrebbero potuto essere destinati all’assunzione di personale; solo 27 infermieri assunti a tempo indeterminato a fronte di 89 cessazioni), per l’assessore Icardi si tratterebbe di numeri da prendere con le pinze e che l’Asl-TO4 avrebbe cercato di procedere a tutte le assunzioni possibili tramite l’accesso a tutte le graduatorie aperte. Insomma, la Regione Piemonte scarica la responsabilità sulle spalle dell’Asl-TO4 dipingendola come una realtà poco attrattiva, dove è difficile trovare personale disposto ad andarvi a lavorare.
Di fatto la Regione conferma tutte le criticità sollevate rispetto alla situazione della TO4 ammettendo la sua impotenza di fronte ai problemi. Resta il fatto che i ritardi sugli interventi infrastrutturali e tecnologici e le carenze del personale si ripercuotono sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai canavesani. Ancora una volta a fronte delle laconiche risposte in Aula dell’assessore Icardi c’è da chiedersi se l’Asl-TO4 faccia ancora parte del Piemonte e che cosa ci stia a fare la Regione se si limita a fare da spettatrice.